



Una volta noi due trovammo un semino di mela in uno spicchio avvizzito che ci avevano dato per pranzo. La Mutti lo nascose nella tasca della camicia e appena ci permisero di andare in cortile scavammo una piccola buca e ci ficcammo dentro il semino, poi ricoprimmo col terreno.
– E adesso? – chiesi.
– Bisogna aspettare che piova, – rispose.
– E dopo la pioggia?
– Niente.
– E poi?
– Ancora niente.
Guardai delusa il mucchietto di terra e diedi un calcio a una piccola pietra aguzza.
– Quando sarai tornata ci troverai un piccolo albero.
Alzai le spalle. – A me basta che ci sia tu, – piagnucolai e mi attaccai alla sua veste.
– Le cose che amiamo continuano a esistere, anche quando sembra che spariscano.
– E invece?
– E invece fioriscono.
Viola Ardone, Grande Meraviglia, Einaudi 2023